Si è appena concluso il Global Summit Logistics & Manufacturing (Pacengo di Lasize – VR)
Ecco l’intervista che gli organizzatori ci hanno fatto:
Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #glmsummit16. Prima di entrare nel vivo di questa breve intervista, può raccontarci qualcosa sulla sua azienda?
Volentieri. Siamo una società di consulenza che offre soluzioni alle aziende nell’ambito della logistica e dei trasporti. Nasciamo una decina di anni per opera dei due soci che hanno unito le proprie competenze maturate sul campo in tanti anni di attività. In particolare proponiamo un servizio qualificato di ‘Freight Audit’ per il controllo dei costi di trasporto e la verifica delle fatture dei fornitori. Ci rivolgiamo quindi a tutte quelle imprese che vedono i costi per il trasporto delle merci come una voce importante del proprio bilancio.
Verrete al #glmsummit16 con qualche novità da presentare oppure siete aperti all’ascolto delle aziende visitatrici e delle loro necessità e richieste?
Ehm, se mi permette un pizzico di immodestia, direi che la novità…siamo noi! In effetti non lo dico solo per il fatto che partecipiamo per la prima volta al Global Summit. Bensì perché la nostra specializzazione, il Freight Audit, è una attività nota nel mondo anglosassone ma ancora poco da noi. Per cui, anche se lo proponiamo da vari anni, per molto imprenditori, e a volte per gli stessi operatori della Logistica aziendale, si tratta di un campo piuttosto nuovo. Ciò detto, siamo prontissimi ad ascoltare le richieste dei visitatori!
Quello cui prenderete parte è un evento che mette in contatto diretto la domanda e l’offerta del settore della gestione della (intra) logistica, della produzione e della supply chain. Come valuta lo stato di questo settore, in Italia?
Naturalmente do una risposta che dipende dal nostro specifico punto di vista. Nella nostra esperienza quotidiana vediamo che per le imprese che usufruiscono di servizi di trasporto ci sono buoni, a volte notevoli, margini per migliorare. Un’analisi sistematica delle fatture dei trasportatori, in presenza di alta numerosità di spedizioni e/o di servizi richiesti, permette spesso di recuperare una porzione interessante dei costi sostenuti.
Quindi vorrebbe dire che questo “Freight Audit” è la soluzione ai problemi di trasporto e logistica delle aziende?
Beh, certo che no! Però costituisce un fattore pieno di potenzialità. Sia perché, come dicevo, è ancora poco sfruttato (o lo è solo parzialmente). Sia perché dal lavoro eseguito come freight auditor spesso siamo in grado di fare seguire altre azioni di ottimizzazione: verifica delle tariffe, benchmark dei fornitori, ecc. fino ad arrivare a proporre revisioni profonde dell’attuale assetto della logistica aziendale. Il tutto con un rapporto progressivo e trasparente.
Se poteste consigliare ad un vostro potenziale cliente qualcosa da fare subito, per migliorare il proprio lavoro, i propri prodotti o servizi e che voi potete aiutarlo a fare, cosa gli consigliereste?
Chiaramente, “Cicero pro domo sua”, consiglierei subito di fare una veloce analisi sui macro parametri che ci permettono, in poco tempo, di verificare se l’azienda sia suscettibile di ottenere risparmi grazie al freight audit. Chiederei quindi: numero di fornitori utilizzati, numero di spedizioni e relativo costo. Con pochi numeri siamo in grado di stimare se sia opportuno proseguire con un’analisi più dettagliata. Quando abbiamo una ragionevole certezza di potere portare dei buoni risparmi al Cliente, allora proporrei un’azione più mirata e articolata. A volte i nostri clienti restano a bocca spalancata quando vedono le cifre che possiamo fargli recuperare!
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo al #glmsummit16.
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