Un viaggio di 10.800 chilometri per fare concorrenza ai trasporti via mare, che richiedono il triplo di tempo, e a quelli aerei, che costano il quadruplo.
E’ partito il 28 novembre alle 10 del mattino da Mortara (Pavia) il primo treno merci diretto tra l’Italia e la Cina.
Un viaggio di 10.800 chilometri per fare concorrenza ai trasporti via mare, che richiedono il triplo di tempo, e a quelli aerei, che costano il quadruplo. L’apertura della “nuova via della seta”, il collegamento tra il Polo logistico integrato di Mortara e la città di Chengdu, era stata annunciata a giugno. Il primo treno doveva partire a settembre dalla Cina per l’Italia, poi qualche problema burocratico ha fatto slittare tutto di un paio di mesi.
La novità è che l’inaugurazione avviene con un convoglio in direzione inversa, dall’Italia alla Cina, a testimoniare l’importanza che il collegamento funzioni in entrambi i sensi: non solo per far arrivare le merci cinesi nell’Europa del sud, affiancandosi ad analoghe rotte già aperte verso la Germania e il Belgio, ma anche per favorire l’export italiano verso il lontano oriente. La soluzione ferroviaria è particolarmente indicata per alcuni dei prodotti di punta del made in Italy, come i mobili o il vino, che temono l’umidità e gli sbalzi di temperatura.
La nuova rotta è stata resa possibile dalla partnership tra il Polo logistico integrato di Mortara, che oggi gestisce una quindicina di collegamenti settimanali con Belgio, Olanda e Germania, e Changjiu Group, una delle maggiori compagnie di trasporto cinesi. Secondo gli annunci si dovrebbe partire con due coppie di treni settimanali per arrivare a tre a regime.
Tratto da themeditelegraph.com
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